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GIUSEPPE IMONDI Un dentista anarchico (1860-1944)
GIUSEPPE IMONDI Un dentista anarchico. Avvalendosi di una ricca e documentata indagine archivistica, bibliografica e giornalistica, il volume ripercorre la vita e l’attività politica dell’anarchico Giuseppe Imondi. Nato a Teano, il 10 aprile 1860, trascorre l’infanzia in Grecia e, rientrato in Italia, vive a Casanova. Ottenuta la licenza liceale, lavora come musicista ambulante. Trasferitosi a Napoli, studia Farmacia ed entra in relazione con i più influenti esponenti dell’anarchismo cittadino. Nel 1889 subisce un primo arresto per aver inveito, durante una cerimonia commemorativa di Guglielmo Oberdan, contro la monarchia e i poteri costituiti. Conseguito il diploma di assistente farmacista, rientra a Casanova e avvia una relazione con la sorella della moglie. Denunciato per adulterio, si rifugia in Svizzera e in Francia. Rientrato in Italia dopo cirque anni, si stabilisce a Napoli, dove si laurea in Medicina. Apre uno studio dentistico e cura – anche gratuitamente – una clientela composta soprattutto da operai e piccoli artigiani. Nell’età giolittiana si contraddistingue tra i più risoluti organizzatori e propagandisti del movimento anarchico e nel corso degli anni si batterà costantemente per la costituzione di testate giornalistiche e raggruppamenti a base locale. Molto estesa è anche la sua trama di collegamenti con i militanti attivi nel resto della penisola o emigrati all’estero, in particolare in Francia, Stati Uniti e Svizzera. Collaboratore di importanti periodici libertari, tra il 1910 e il 1915 licenzia alle stampe tre opere che ricevono gli apprezzamenti, tra gli altri, di Errico Malatesta e Ponto Schicchi. Negli anni del primo conflitto mondiale, impegnato attivamente nel soccorso ad internati e disertori di guerra, è incluso in un elenco di sovversivi più ostili alla guerra. Nel <<biennio rosso>> partecipa ad alcune delle più significative agitazioni politico-sociali che investono il capoluogo partenopeo. Membro del Comitato coordinatore dell’Unione Anarchica Italiana, corrisponde del quotidiano anarchico “Umanità Nova”, fondatore del settimanale <<L’Anarchia>>, dà vita al gruppo <<La Folgore>>. È tra i promotori e gli organizzatori di tre Congressi regionali, dove viene proclamata la nascita dell’Unione anarchica campana e della Federazione anarchica meridionale. Nonostante l’età inoltrata, dopo l’avvento al potere di Mussolini ricorre alla sua professione di dentista per fungere da elemento di stimolo e coordinamento dell’opposizione antifascista, e il suo gabinetto odontoiatrico diviene uno dei principali luoghi di incontro e di riunione per i <<sovversivi>> di tutte le tendenze. Sorvegliato, diffidato e ammonito, è sottoposto a costanti perquisizioni domiciliari perché ritenuto <<individuo pericoloso per gli ordinamenti dello Stato>>. Evita il confino per le pessime condizioni di salute. Colpito da paralisi nel 1939 muore a Napoli nell’ottobre del 1944.
Fabrizio Giulietti
nato a Napoli nel 1964, Dottore di ricerca in Storia Contemporanea, ha pubblicato le seguenti monografie: Il movimento anarchico italiano nella lotta contro il fascismo. 1927-1945, Piero Lacaita editore, Manduria-Bari-Roma, 2004; L’anarchismo napoletano agli inizi del Novecento. Dalla svolta liberale alla settimana rossa. 1901-1914, FrancoAngeli, Milano, 2008; Umberto Vanguardia. Azione e propaganda di un anarchico napoletano. 1872-1931, Galzerano, Casalvelino Scalo, 2009; Storia degli anarchici italiani in età giolittiana, FrancoAngeli, Milano, 2012; Dizionario biografico degli anarchici piemontesi, Galzerano, Casalvelino Scalo, 2013; Gli anarchici italiani dalla grande guerra al fascismo, FrancoAngeli, Milano, 2015; L’anarchismo in Italia. 1945-1960, Galzerano, Casalvelino Scalo, 2018; Carlo Melchionna. Anarchismo e lotte sociali. 1886-1932, Galzerano, Casalvelino Scalo, 2019; Giuseppe Imondi. Un dentista anarchico. 1860-1944, Galzerano, Casalvelino Scalo, 2020.
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